Con il contratto a tempo determinato il datore di lavoro ha la possibilità di istaurare un rapporto di lavoro che, salvo proroghe o trasformazioni e nei limiti di durata previsti dalla normativa, si concluderà automaticamente alla data prevista dalle parti nel contratto di assunzione.
Una tipologia particolare di contratto a termine è il contratto a tempo determinato per sostituzione di un dipendente assente con diritto alla conservazione del posto.
In questo contratto, a differenza di quanto succede normalmente nei contratti a termine, non viene necessariamente prevista una data certa di fine in quanto, generalmente, il contratto si concluderà al rientro al lavoro del lavoratore sostituito.
QUANDO PUÒ ESSERE UTILIZZATO QUESTO CONTRATTO? CI SONO AGEVOLAZIONI?
Durante lo svolgimento del rapporto di lavoro è ricorrente il fatto che un lavoratore si debba assentare, ad esempio, a causa di malattia, maternità, ferie o per altre casistiche con diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Il datore di lavoro, in questi casi, ha la possibilità di procedere ad un’assunzione per coprire l’assenza del proprio dipendente utilizzando un contratto a tempo determinato per sostituzione.
Il nuovo rapporto di lavoro terminerà automaticamente nel momento in cui il dipendente sostituito rientrerà al lavoro.
La normativa prevede, in caso di sostituzione di una dipendente assente per maternità, di anticipare l’ingresso del nuovo dipendente di un mese rispetto alla data prevista per l’inizio dell’astensione dal lavoro, in modo da poter procedere alla formazione e all’affiancamento.
La contrattazione collettiva può prevedere periodi di affiancamento più lunghi prima dell’inizio dell’assenza per maternità, così come può prevedere anche periodi di affiancamento successivi al rientro dalla maternità ai fini del passaggio di consegne.
Nel caso in cui il contratto venga stipulato per sostituzione di una dipendente assente per maternità, l’azienda ha la possibilità di richiedere all’INPS un’agevolazione contributiva pari al 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro e del premio assicurativo INAIL. Tale agevolazione spetta al ricorrere delle seguenti condizioni:
- Il datore di lavoro deve avere meno di 20 dipendenti al momento dell’assunzione;
- La nuova assunzione deve essere fatta per un orario di lavoro inferiore o uguale a quello della dipendente da sostituire (a tal proposito è stato chiarito che possono essere effettuate anche più assunzioni part-time per sostituire la dipendente in maternità, l’importante è che il totale delle ore sia inferiore o pari a quello della dipendente sostituita).
Questa causale può essere utilizzata anche per sostituire una lavoratrice autonoma. In questo caso, per aver diritto allo sgravio contributivo il requisito occupazionale non è richiesto.
LIMITE OCCUPAZIONALE, CONTINGENTAMENTO E “STOP AND GO”
Il lavoratore assunto con un contratto a termine per sostituzione non rientra nel computo dei dipendenti ai fini dei limiti dimensionali ed è escluso dal computo per il contingentamento dei tempi determinati.
Inoltre, è opportuno sottolineare che alcuni contratti collettivi hanno previsto l’azzeramento dello stop and go per questa tipologia contrattuale (quindi il datore di lavoro non deve rispettare lo stacco temporale tra un contratto in sostituzione ed un altro).
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