La Corte di Cassazione, con sentenza n. 31527/2019, ha affermato che il licenziamento per ritorsione:
– costituisce un’ingiusta e arbitraria reazione a un comportamento legittimo del lavoratore;
– è nullo, quando il motivo ritorsivo sia stato l’unico determinante, sempre che il lavoratore ne abbia fornito prova, anche mediante presunzioni.