Con la sentenza n. 7338 del 22 marzo 2017, la Corte di Cassazione ha asserito che il licenziamento del responsabile che suggerisce ai dipendenti di aggirare le norme in materia di sicurezza per ridurre i tempi di lavoro e aumentare la produttività, è legittimo.
La violazione della procedura di sicurezza era di eccezionale gravità, considerata l’attività svolta dall’azienda in ambito meccanico: essa consisteva nel far girare la tavola del robot, di larghezza pari al box che lo ospitava, facendo rimanere l’operaio all’interno della macchina ed attivando il pulsante esterno con il braccio, in modo da aggirare la fotocellula di sicurezza; ciò con il rischio che l’operatore restasse schiacciato tra la tavola e le pareti.
La condotta, sul piano oggettivo e soggettivo, era pertanto idonea a ledere la fiducia del datore di lavoro; ogni altra valutazione in merito a ulteriori violazioni contestate è stata ritenuta superflua.