Indennità di mancato preavviso: i bonus annuali rientrano nella quantificazione?

Con la sentenza n. 15380 del 21 giugno 2017, la Corte di Cassazione ha asserito che nella quantificazione dell’indennità di mancato preavviso rientrano anche eventuali bonus annuali, a meno che non sia stato diversamente pattuito.

Il caso è quello di un datore di lavoro che, nella quantificazione dell’indennità di mancato preavviso, ha escluso che i bonus annuali, erogati in relazione al conseguimento degli obiettivi assegnati, fossero computabili, precisando che la somma era comprensiva “di tutte le incidenze di ogni istituto contrattuale o normativo, diretto o indiretto, e non costituirà quindi base per il calcolo del TFR e delle contribuzioni per prestazioni previdenziali o di assistenza.

La Cassazione ha però osservato che tale interpretazione viola la previsione di onnicomprensività (contenuta nell’art. 2121 c.c.) la quale recita: “L’indennità di cui all’articolo 2118 c.c. deve calcolarsi computando le provvigioni, i premi di produzione, le partecipazioni agli utili o ai prodotti ed ogni altro compenso di carattere continuativo, con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese.”

Pertanto, i compensi erogati annualmente in relazione ai risultati raggiunti, non possono essere unilateralmente esclusi da quelli che rientrano nella base di calcolo dell’indennità in questione se non in virtù di un accordo tra le parti.

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