Si ricorda che il 27 giugno p.v. scadrà il primo triennio di applicazione del tetto massimo di impiego dei lavoratori intermittenti, pari a 400 giornate nel triennio mobile.
La scadenza risulta importante soprattutto per i datori di lavoro che, alla data di entrata in vigore della norma, avevano già in forza dei lavoratori con contratti a chiamata.
Infatti si ricorda che, a decorrente dal 28 giugno 2013, con l’entrata in vigore del D.L. n. 76/2013, è stato limitato l’impiego di personale con contratto di lavoro intermittente ponendo un tetto di 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco di 3 anni solari, con esclusione dei settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo.
La violazione del limite comporta la trasformazione del rapporto intermittente in un contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato dalla data in cui si verifica il superamento del limite.