Con la sentenza n. 20218 del 7 ottobre 2016, la Corte di Cassazione ha confermato la legittimità del licenziamento del lavoratore che si assenta senza giustificazione dal lavoro per tre giorni consecutivi, in conformità a quanto previsto dalla contrattazione collettiva.
Secondo i giudici della suprema Corte, la tipologia di licenziamento dev’essere valutata dal datore di lavoro tra giusta causa e giustificato motivo soggettivo.
Nella fattispecie la giusta causa di licenziamento è motivata soprattutto dalla malafede dimostrata dal lavoratore, il quale ha fornito delle giustificazioni che si sono poi rilevate false: questo ha quindi leso irrimediabilmente il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore.