Con la sentenza n. 21901 del 26 ottobre 2016, la Corte di Cassazione ha reputato illegittimo il licenziamento per superamento del periodo di comporto intimato ad un lavoratore assente per una malattia riconducibile ad un’aggressione subita dallo stesso a seguito di una rapina nei locali dell’azienda.
I giudici della Suprema Corte hanno convenuto che, sebbene l’evento scatenante sia riconducibile a condotta criminale tenuta da terzi estranei al rapporto di lavoro per finalità estorsive, l’episodio non integra gli estremi di un evento imprevisto, in quanto il datore di lavoro è comunque tenuto ad adottare idonee misure di sicurezza.