SANZIONI DISCIPLINARI E FATTO INSUSSISTENTE, LA CASSAZIONE FA CHIAREZZA
La Cassazione Civile con sentenza n. 30430/2018, ha ribadito che, nei casi di sanzioni disciplinari comminate al lavoratore il fatto si considera insussistente sia nel caso in cui quanto contestato non sia mai avvenuto, sia nel caso in cui il fatto sia effettivamente avvenuto ma non presenti profili di illiceità.
CASSAZIONE: MALATTIA SENZA SUPERAMENTO DEL PERIODO DI COMPORTO E LICENZIAMENTO PER SCARSO RENDIMENTO
La Corte di Cassazione con sentenza n. 31763/2018 , ha giudicato illegittimo il licenziamento intimato a una lavoratrice per scarso rendimento dovuto a brevi, ma frequenti stati di malattia adiacenti in buona percentuale al fine settimana e alle festività. La Corte, aderendo ad un suo storico orientamento ha chiarito che il licenziamento per scarso rendimento dovuto alle frequenti malattie non può essere considerato legittimo se il lavoratore non ha superato il limite determinato per il comporto dalla contrattazione collettiva.
LICENZIAMENTO PER GRAVI MINACCE: È LEGITTIMO
La Corte di Cassazione con ordinanza n. 31155/2018, ha statuito che il lavoratore che pronunci minacce gravi in azienda, attua un comportamento gravemente destabilizzante del contesto aziendale, comportando la lesione del rapporto fiduciario che lo lega al suo datore di lavoro e giustificando, di conseguenza, un eventuale provvedimento espulsivo.
CASSAZIONE: ILLEGITTIMITÀ DEL LICENZIAMENTO DISCIPLINARE NON IMMEDIATO
Con sentenza n. 30676/2018, la Corte di Cassazione ha statuito che il lavoratore può far valere la non immediata irrogazione (mancanza di tempestività) di un provvedimento disciplinare come acquiescenza del datore di lavoro al suo comportamento.
Rilievo che determina la non liceità del licenziamento intimato al lavoratore per il comportamento non sanzionato immediatamente.