SEGNALAZIONE DI REATI DA PARTE DEI LAVORATORI: LA TUTELA DEI WHISTLEBLOWER
In data 14 novembre 2017, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la L. n. 179/2017 relativa alla disciplina della tutela dei lavoratori autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato.
Si tratta della tutela dei cosiddetti ‘whistleblower’ ovvero di quei soggetti che hanno segnalato all’autorità giudiziaria o al responsabile della propria azienda un episodio di pericolo occorso sul posto di lavoro, ad esempio un danno ambientale, un’operazione illecita o un evento di corruzione.
A seguito dell’entrata in vigore della norma, dopo la segnalazione, il lavoratore non potrà subire alcuna contromisura o sanzione da parte del proprio datore di lavoro; al pari non potrà essere demansionato, licenziato, trasferito e, inoltre, manterrà l’anonimato.
LA TASSAZIONE DEGLI EMOLUMENTI ARRETRATI
Con la risoluzione n. 151 del 13 dicembre 2017, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla tassazione degli emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente
Sul punto, l’Agenzia delle Entrate ha ricordato che gli emolumenti arretrati sono assoggettati a tassazione separata quando trattasi di emolumenti per prestazioni di lavoro dipendente riferibili ad anni precedenti, percepiti per effetto di leggi, di contratti collettivi, di sentenze o di atti amministrativi sopravvenuti o per altre cause non dipendenti dalla volontà delle parti.
In precedenza era già stato precisato che le situazioni che possono in concreto assumere rilevanza ai fini dell’applicazione della particolare modalità di tassazione sono di due tipi:
- quelle di carattere giuridico, che consistono nel sopraggiungere di norme legislative, di sentenze o di provvedimenti amministrativi, ai quali è sicuramente estranea l’ipotesi di un accordo tra le parti in ordine ad un rinvio del tutto strumentale nel pagamento delle somme spettanti;
- quelle consistenti in oggettive situazioni di fatto, che impediscono il pagamento delle somme riconosciute come spettanti, entro i limiti di tempo ordinariamente adottati dalla generalità dei sostituti d’imposta.