Con la sentenza n. 14296 dell’8 giugno 2017, la Corte di Cassazione ha asserito che, in caso di riqualificazione di un rapporto di lavoro da autonomo a subordinato, il “nomen iuris” eventualmente assegnato dalle parti al contratto, non vincola il giudice.
Infatti, il nomen iuris è comunque sempre superabile in presenza di effettive, univoche, diverse modalità di adempimento della prestazione.