Con la sentenza n. 23485/2015, la Corte di Cassazione ha chiarito che il mancato pagamento di contributi derivanti da prestazioni di lavoro straordinario in nero si configura come evasione contributiva e non come omissione contributiva, ipotesi, quest’ultima, dalle conseguenze indubbiamente attenuate.
La Corte ha infatti rammentato che, per consolidata giurisprudenza, l’omessa o infedele denuncia mensile all’INPS di rapporti di lavoro o di retribuzioni erogate integra l’evasione contributiva e non la fattispecie dell’omissione contributiva. Quest’ultima, infatti, riguarda solo le ipotesi in cui il datore di lavoro, pur avendo provveduto a tutte le denunce e registrazioni obbligatorie, ometta il pagamento dei.
Nella fattispecie oggetto della pronuncia, i crediti contributivi non riguardano le retribuzioni regolarmente denunciate, bensì retribuzioni di lavoro straordinario e domenicale avvenute “in nero”.