La Corte di Cassazione, con sentenza n. 31458 del 17 luglio 2014, ha confermato la sanzione inflitta ad un datore di lavoro reo di non aver organizzato, programmato e sorvegliato le lavorazioni svolte dai lavoratori a contatto con costruzioni contenenti amianto, al fine di evitare l’emissione di polveri d’amianto in aria.
Inoltre, la mancata predisposizione dei controlli necessari (previsti dal D.Lgs. n. 277/1991) oltre ad aver messo a rischio la salute dei lavoratori, ha cagionato un danno anche all’ambiente.