Come può oggi un’impresa trasformare la diversità in migliore qualità dei propri servizi?
In questa videointervista parliamo con Filippo Oldrini, Consigliere Delegato e responsabile Area Inserimento Lavorativo di Solidarietà e Servizi, una cooperativa sociale con più di 40 anni di storia nell’assistenza, cura e sviluppo dell’autonomia di persone con disabilità.
Nell’intervista ci focalizziamo sull’area lavoro, che oggi è composta da 85 persone di cui 52 con disabilità.
Come terzista, l’azienda si occupa di incorporare al suo interno alcuni passaggi della value chain di aziende terze, specializzandosi in molteplici servizi ad alto valore aggiunto: dall’assistenza clienti alla produzione manifatturiera, passando per l’assemblaggio e la gestione documentale.
Dopo essere stato nella loro azienda, e aver incontrato alcuni dei ragazzi e ragazze che lavorano nella sede di Busto Arsizio sono rimasto estremamente sorpreso dall’energia e dall’entusiasmo con cui affrontano le loro giornate.
Filippo, nella videointervista, ci spiega il loro segreto: adattare il processo alle persone e non il contrario.
Uno dei punti che ho personalmente trovato più interessante è l’inversione della prospettiva. Alcune attività, infatti, come l’assistenza clienti, all’interno delle aziende viene vista come lavoro a basso valore aggiunto, portando i dipendenti a svolgere le attività con una bassa motivazione. Tuttavia, all’interno di una realtà come Solidarietà e Servizi, questa attività viene svolta da persone con disabilità psichiche, per le quali la gestione del rapporto con il cliente è una sfida personale molto importante. Questa differenza trasforma il lavoro in un’attività sfidante, aumentando la motivazione, l’impegno, e di conseguenza la qualità.
Con il tempo sono stati in grado di creare un ambiente capace di supportare persone con disabilità nella riscoperta della loro dignità personale, offrire servizi di altissima qualità ai loro clienti e far crescere la comunità locale.
Una storia che è valsa la pena raccontare.
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