Perché essere flessibili è importante e come possiamo allenarci?
Nel contesto V.U.C.A. (Volatile, Incerto, Complesso e Ambiguo) in cui ci troviamo, è fondamentale essere flessibili.
Ma cosa vuol dire essere flessibili? Il vocabolario Treccani definisce la flessibilità come “La proprietà o la caratteristica di essere flessibile, facilità a piegarsi, e, in senso fig., a variare, a modificarsi, ad adattarsi a situazioni o condizioni diverse”
In un ambiente in continua evoluzione riuscire a navigare la complessità senza subirla è fondamentale, non solo per la singola persona ma anche per le intere organizzazioni.
In questa video intervista parliamo con Sandra Paserio, Senior Partner della Paserio & Partners oltre che Business Coach e Assessor certificato.
Secondo Sandra il primo step per allenare la propria flessibilità è sviluppare la consapevolezza di sé stessi, il che significa scoprire e sfruttare i propri punti di forza per migliorare i propri punti di debolezza. In altre parole, guardarsi dentro prima di guardare fuori.
Ma la domanda sorge spontanea, come può una persona allenare la propria flessibilità?
Come ogni percorso di crescita personale, anche in questo caso il modo più efficace è seguire un modello testato e certificato. Nello specifico, gli strumenti da utilizzare sono due
- L’assesment iniziale, utile per mappare la persona e identificare la situazione iniziale;
- Il coaching, per affiancare la persona nell’attività di sviluppo delle proprie debolezze.
Ancora più importante, tuttavia, è allenare questa capacità all’interno delle aziende, rendendo flessibili non solo le singole persone ma anche i sistemi organizzativi.
Come farlo? Con il problem solving strategico aziendale che utilizza logiche non ordinarie per definire obiettivi aziendali SMART e identificare le roadmap per il loro raggiungimento.
Ascolta la videointervista per scoprire come rendere il cambiamento il new normal.