Come si può reagire in maniera tempestiva e proattiva agli eventi di mercato?
Nelle precedenti due videointerviste con Alessandro Giana (Il controllo di gestione: Pianificare e Il controllo di gestione) abbiamo analizzato i diversi step necessari per mettere in funzione un sistema di pianificazione e di consuntivazione per supportare l’adeguamento tempestivo della propria business strategy.
In questa videointervista facciamo il terzo ed ultimo step, ovvero calcolare gli scostamenti tra le nostre previsioni e i dati attuali.
L’analisi degli scostamenti è fondamentale per comprendere l’andamento del nostro business rispetto alle previsioni fatte nel periodo precedente; senza questa terza fase, i primi due step perdono quasi completamente il loro valore, rendendo l’analisi degli scostamenti cruciale per le PMI.
Ma cosa vuol dire analizzare gli scostamenti?
Vuol dire andare a calcolare le differenze, tra i dati previsti e quelli attuali, delle singole voci di conto economico (ed eventualmente di stato patrimoniale):
- Questo permette di identificare le variazioni positive e negative, ovvero le attività dove stiamo facendo meglio del previsto e quelle in cui stiamo facendo peggio.
- Per ogni voce va poi impostata una soglia di significatività per escludere dall’analisi gli scostamenti minimi che non sono sufficienti per andare a influire nel processo di definizione della strategia.
- Per ogni variazione inizierà poi un’analisi di identificazione dei driver, ovvero di spacchettamento delle macro-voci nelle singole decisioni/fattori che possono influenzare lo scostamento.
In conclusione, l’analisi degli scostamenti permette di attrezzare le imprese con uno strumento tempestivo capace di identificare le aree critiche e definire delle strategie correttive per rispettare gli obiettivi prefissati.
Vuoi saperne di più? Ascolta la nostra videointervista!