L’impatto del COVID-19 sulle imprese italiane
Il 4 aprile 2020, Confindustria ha avviato un’ indagine sugli effetti della pandemia da Covid-19 per le imprese italiane.
All’indagine hanno partecipato 4.420 imprese, qui di seguito si riportano i principali risultati dell’analisi:
- Aumenta, rispetto all’analisi del mese precedente, la percentuale di imprese con percezione negativa degli impatti;
- Aumenta la quota di imprese che ha subito danni molto gravi;
- Il 36,5% del campione, dopo l’emanazione dei DPCM del 22 e del 25 marzo, ha dovuto chiudere l’attività, il 33,8% l’ha chiusa parzialmente;
- Il 26,4% dei dipendenti è in smart working, il 43,0% inattivo. Il 53,1% dei lavoratori, inoltre, potrebbe dover ricorrere ad ammortizzatori sociali;
- Rispetto a marzo 2019, il fatturato cala del 32,6% e le ore lavorate del 32,5% delle ore lavorate; Nelle imprese con meno di 10 dipendenti i dati toccano rispettivamente il 39,7% e il 37,3%.
- Per l’84,5% del campione i problemi sono legati al rallentamento della domanda nel mercato domestico e nel mercato internazionale;
- Il 59,3% segnala problematiche relative alla gestione delle attività;
- Il 78,2% degli imprenditori dichiara di sentirsi disarmato e di non poter che attendere il ritorno alla normalità.
L’impatto psicologico
Il Covid-19 fa sentire sfiniti e demotivati.
Secondo i sondaggi di Economist e YouGov, questa costante incertezza che ci accompagna da mesi, ha portato la popolazione a sperimentare quella che l’OMS chiama “pandemic fatigue”, una stanchezza globale, come naturale reazione a una situazione che dura da molto tempo e di cui non si vede la fine, caratterizzata da:
- Ansia;
- Paura;
- Agitazione;
- Rabbia;
- Tristezza;
- Passività;
- Apatia;
- Rassegnazione;
- Demotivazione.
Come ritrovare la motivazione e l’energia nelle organizzazioni?
Lavorando sulla ricerca di un significato e di un senso per le azioni del singolo individuo.
Già prima del Covid-19, la nostra società stava abbondando il tempo in cui le persone erano solite accettare un semplice ruolo con le relative mansioni.
Le persone iniziavano ad aver bisogno di percorsi di auto-realizzazione all’interno delle organizzazioni e di percorrere un percorso personalizzato, per realizzare il proprio potenziale.
Le organizzazioni tradizionali si basavano su un sistema di ruoli e relativi compiti, mentre i cambiamenti in atto, richiedono che le organizzazioni si ricostruiscano basandosi sul significato aziendale e del singolo individuo.
Le organizzazioni che decidono di non accogliere questo forte bisogno da parte dei collaboratori e del mercato, saranno costrette ad affrontare crescenti livelli di disimpegno e disaffermazione da parte del personale.
Come possiamo aiutare i nostri collaboratori a ritrovare la motivazione in questo momento di forte stress e cambiamento? Quali sono gli elementi utili a favorire questo cambio generazionale?
- Scoperta o ri-scoperta dello scopo profondo dell’azienda
- Bilancio delle competenze interno
- Stesura di un progetto personalizzato per lo sviluppo del potenziale
- Lavoro di squadra e collaborazione
- Feedback costruttivi
- Aumento della responsabilità e della libertà personale
- Creazione del senso di appartenenza
- Accompagnamento dei collaboratori a trovare il proprio significato personale
- Condivisione del proprio significato aziendale e personale con il mondo esterno
Condividere il proprio scopo profondo
Ed è questo che fa #professionistiperlaripresa: mette in contatto le persone!
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